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L’INNESCO DEL GUERRIERO
Il primo sole tinge di sangue le rocce aguzze. L'aria del mattino è un brivido sulla tua pelle, un promemoria della tua vulnerabilità . Sei qui, all'inizio di tutto, un impulso puro che cerca una direzione. Davanti a te, la gola si frantuma in un labirinto di sentieri scoscesi. Echi di antiche battaglie risuonano nel vento. Non senti paura, solo una tensione primordiale, un'energia che preme per essere liberata.
Un suono improvviso, una piccola frana in lontananza, attira la tua attenzione. È un segnale. Qual è la tua prima, istintiva reazione a questo richiamo all'azione?
Mentre avanzi, ti trovi di fronte a un'incisione runica su una grande pietra, quasi cancellata dal tempo. Potrebbe essere un avvertimento, una mappa, o nulla di importante. Cosa fai?
Un baratro ti blocca la via. Non è largo, ma abbastanza da richiedere un atto di fede o di ingegno. Sulla destra, un sentiero scosceso sembra aggirarlo, ma richiederà tempo e fatica. A sinistra, un vecchio e fragile ponte di corda oscilla nel vento. Devi agire.